Martedì, 01 Luglio 2008 00:00

“La Belle Epoque”: un successo strepitoso

La mostra, curata da Dario Matteoni e Francesca Cagianelli e voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha avuto luogo a Palazzo Roverella La mostra, curata da Dario Matteoni e Francesca Cagianelli e voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha avuto luogo a Palazzo Roverella

Battuto il record di pubblico di ogni precedente mostra a palazzo Roverella

La mostra, che ha concentrato nella sede della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi circa 110 dipinti e una trentina di affiches, è riuscita a raccontare per la prima volta in modo veramente compiuto, le mode e le pose, le pause dell'intimità e della ricreazione, i momenti pubblici con le escursioni al parco o alle riviere, le promenade e i rendez-vous, le sfilate di moda, le gite al lago o al mare, la vita notturna nei teatri e nei tabarin, i veglioni, i casinò, le passeggiate a cavallo, i riti mondani, le galanterie ma anche i vizi e gli eccessi di quest'epoca.

Donne fatali, donne affascinanti, donne perdute, donne ambigue. Comunque donne. Sono loro le protagoniste di un'epoca definita "bella" per antonomasia, ritratte da artisti italiani in un periodo di sfavillio culturale e mondano. Tra vanità e seduzione, tra l'autoreferenzialità del lusso, fantasie e vanità senza freno e gli estremi dell'alcol e della morfina.

L’esposizione ha rappresentato un meraviglioso tuffo in 35 anni di storia europea connotati da un tumultuoso sviluppo, da spensieratezza e belle donne. Come a Parigi, anche in Italia l'arte seppe farsi specchio di questo beau monde, di un apparente "Paradiso in terra". Un tempo magico e unico reso eterno dai dipinti di Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos, Gioli, Banti ma anche di Casorati, Boccioni, Bonzagni, Bocchi, Cavaglieri. Mentre i nuovi miti venivano resi popolari da Leonetto Cappiello e dagli altri maghi della pubblicità.  

La Belle Epoque ha battuto il record di pubblico di ogni precedente mostra a Palazzo Roverella. Già a metà giugno, infatti, aveva superato abbondantemente i 33 mila visitatori e tutto fa supporre che alla fine è stato possibile, se non raggiungere, certo avvicinarsi ad un altro record territoriale, quello dei trentaseimila visitatori. Tanti furono quelli che allo scorso gennaio risultarono aver visitato la fortunatissima esposizione archeologica dedicata a "Balkani", mostra dei record allestita al Museo di Adria, nel delta veneto del Po.

Anche la nostra banca ha voluto contribuire al buon esito della manifestazione offrendo gratuitamente, nell’ambito della Festa del Socio, l’accesso e la visita guidata ad un centinaio di soci e loro familiari. Indubbiamente si è trattato di un notevolissimo successo di pubblico segno che, al di là di tutto, l’arte nella sua veste più sfolgorante “funziona” moltissimo soprattutto quando in ballo ci sono pittori di grandissimo impatto emotivo ed un evento di caratura nazionale come quello che si è appena concluso. È indispensabile, quindi, continuare con mostre di questo livello; vetrina importante per far conoscere ed apprezzare una offerta turistica che, spesso, rimane fuori dai grandi circuiti, ma per la quale continua a registrarsi un crescente interesse.

 

Pubblicato su "Banca Domani" n° 2 di luglio 2008 - Anno VII
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chiara

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