Martedì, 01 Gennaio 2013 00:00

Dammi il tuo cuore. Ne avrò cura

L’impegno costante dell’associazione “Amici del Cuore”, una delle più note organizzazioni di volontariato del Polesine

Il cuore, organo perfetto e instancabile, affinché possa svolgere al meglio il suo lavoro va rispettato. Ognuno di noi è esposto in modo differente al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Qualunque sia l’età non è mai troppo tardi per cominciare a prendersi cura del proprio cuore, anche se la prevenzione dovrebbe cominciare già in età scolare.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nei paesi industrializzati e tecnologicamente avanzati, sia per gli uomini che per le donne: in Europa rappresentano il 48% di tutte le morti e in Italia avvengono circa 250.000 decessi a causa di queste malattie, una ogni 3-4 minuti. La maggior parte di queste morti potrebbe essere evitata mettendo in atto precisi accorgimenti.

L’adozione di uno stile di vita corretto, basato su una più sana alimentazione, sull’abitudine alla regolare attività fisica, sull’astensione dal fumo e dall’uso di alcol e droghe, dovrebbe essere essenziale per ridurre l’incidenza di queste malattie. Purtroppo, al contrario, i dati che provengono dal mondo giovanile sono preoccupanti: un bambino su tre è in sovrappeso, sono in aumento in età precocissima il consumo di alcolici e il fumo di tabacco nelle ragazze ed inoltre l’attività fisica è molto carente a fronte della sedentarietà indotta da computer, tv e playstation.

Secondo lo studio HBSC-Health Behaviour in School-aged Children del 2006, nel territorio dell’Azienda USL 18, i ragazzi sovrappeso ed obesi rappresentano il 41% della popolazione campionata. Rovigo risulta essere la provincia dove i giovani mangiano nel modo meno adeguato, consumando meno vitamine, fibre e latticini a fronte di più grassi e zuccheri. Questi comportamenti, che costituiscono altrettanti fattori di rischio cardiovascolare, sono un motivo in più per accelerare e potenziare le attività di prevenzione. Su queste specifiche problematiche si trova ad operare quotidianamente l’associazione “Amici del Cuore”, una delle più note organizzazioni di volontariato della nostra provincia, insignita per meriti sociali del prestigioso “Premio San Francesco” e da sempre attiva a sostegno del reparto di Cardiologia dell’Ospedale “S. Maria della Misericordia” di Rovigo.

Il legame fra l’associazione “Amici del Cuore” e la SOC di Cardiologia risale al 1988, quando l’allora primario dr. Zonzin pensò di costituire un sodalizio, in ciò sostenuto dall’allora Sindaco della città, con la finalità di raccogliere risorse per la ricerca, la sperimentazione e gli studi, il potenziamento delle attrezzature di servizio alla divisione, l’assistenza ai pazienti cardiopatici bisognosi e la promozione della salute attraverso specifiche azioni di informazione e formazione della popolazione. In oltre un ventennio gli “Amici del Cuore” hanno contribuito, con molteplici iniziative di rilievo, a dare grande impulso alla Cardiologia, nata ufficialmente giusto 30 anni fa, alla fine del 1982, con l’attivazione del nuovo ospedale dopo il trasferimento dalla vecchia fatiscente sede di via Badaloni.

Negli ultimi anni - ha dichiarato il Presidente degli Amici del Cuore, Carlo Piombo - la nostra Associazione ha concentrato il suo impegno in attività di prevenzione rivolte principalmente verso i giovani, concretizzatesi attraverso conferenze, incontri, dibattiti, campagne promozionali di educazione alla salute ed allo sviluppo dell’attività motoria”.

Il progetto “Cuore motore della vita”, partito sperimentalmente nell’anno scolastico 2009-2010, è certamente una delle iniziative in grado di catalizzare sempre maggiori consensi, arrivando quest’anno, grazie al sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo al coinvolgimento di oltre duemila alunni delle quinte classi della scuola primaria dell’intera provincia di Rovigo. “La necessità di rivolgersi innanzitutto al mondo della scuola, - ha precisato Piombo - deriva dal fatto che lo studente, da diretto interessato, diventa in seguito un ‘operatore sanitario’ continuando l’opera di informazione ed educazione nell’ambiente familiare. In questa attività il medico di medicina generale, lo specialista cardiologo e lo studente, costruiscono un percorso integrato che vede l’alunno promotore e divulgatore di raccomandazioni sullo stile di vita alla sua famiglia, agli amici ed ai conoscenti”.

Tra le molteplici altre attività, promosse nel corso dell’ultimo anno dall’Associazione, si evidenziano il tradizionale Concerto di Capodanno al Teatro Sociale di Rovigo, realizzato grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo del Polesine; il torneo di calcio pulcini; le celebrazioni per i trent’anni della cardiologia dell’ospedale di Rovigo. Da non trascurare la proficua collaborazione con il Rotary Club, sfociata nel contributo finanziario devoluto attraverso il Premio “Pietro Campice”, finalizzato al sostegno di iniziative di ricerca, e nel progetto di educazione all’ambiente realizzato in alcune scuole primarie del capoluogo. “In quest’ultimo caso - ha puntualizzato Carlo Piombo - abbiamo voluto estendere la nostra attenzione dai fattori per così dire classici (fumo, colesterolo, ipertensione, ecc.) a quelli conseguenti all’inquinamento ambientale, i cui effetti nefasti, sebbene molto conosciuti a carico dell’apparato respiratorio, non sono altrettanto noti per i danni recati al cuore ed ai vasi”.

Infine, è lo stesso Carlo Piombo a parlarci con soddisfazione della manifestazione organizzata in occasione della campagna nazionale “Dammi il tuo cuore. Ne avrò cura”, promossa dalla Fondazione “Per il Tuo cuore” e dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. L’iniziativa, svoltasi presso l’auditorium del nosocomio rodigino, a giudizio del presidente degli “Amici del Cuore” può essere portata a modello sia per il particolare successo di pubblico, composto anche da medici ed infermieri, nonché per essere riuscita a ben amalgamare l’aspetto più specificatamente legato alle tematiche di formazione e sensibilizzazione, con il lato più prettamente artistico/spettacolare.

 

Pubblicato su "Ventaglio 90" n° 46 del gennaio 2013
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