Domenica, 20 Dicembre 2015 10:19

XIII edizione della rassegna Antichi Organi del Polesine

Rovigo, Palazzo Celio. Conferenza stampa di presentazione. Da sx: l’Assessore Francesca Zeggio (Comune di Lendinara), Chiara Paparella (Responsabile di Produzione rassegna “Antichi Organdi del Polesine”), Luigi Viaro (Sindaco di Lendinara), Nicola Cittadin (Direttore Artistico rassegna “Antichi Organi del Polesine”), Federico Pupo (Direttore Artistico di Asolo Musica), Claudio Sartorato, Bruno Candita (RovigoBanca) Rovigo, Palazzo Celio. Conferenza stampa di presentazione. Da sx: l’Assessore Francesca Zeggio (Comune di Lendinara), Chiara Paparella (Responsabile di Produzione rassegna “Antichi Organdi del Polesine”), Luigi Viaro (Sindaco di Lendinara), Nicola Cittadin (Direttore Artistico rassegna “Antichi Organi del Polesine”), Federico Pupo (Direttore Artistico di Asolo Musica), Claudio Sartorato, Bruno Candita (RovigoBanca)

Unanimi consensi per una manifestazione gradita e seguita

Si è appena conclusa con grande successo la XIII edizione della rassegna “Antichi Organi del Polesine”, l’itinerario di concerti d’organo sorto nel 1999 all’interno del territorio della provincia di Rovigo, nelle Chiese delle Diocesi di Adria/Rovigo e di Chioggia, sotto la direzione artistica di Nicola Cittadin.

Sei concerti, sei chiese, sei organi, sei comuni che punteggiano il Polesine. Un progetto ambizioso davanti, un passato alle spalle, consolidato in tredici edizioni, che sono patrimonio di tutti, uno scrigno importante di esperienza e cultura.

Ma la rassegna, inserita nel circuito regionale “Cantantibus Organis”, è stata anche l’occasione per conoscere Chiese e luoghi, i tesori dell’arte che lì vengono custoditi,  i “preziosi” organi, lì allocati e restaurati (anche se spesso scarsamente utilizzati). La manifestazione, difatti, si pone l’obiettivo di valorizzare e dare voce al ricco patrimonio organario presente in Polesine, sensibilizzare il pubblico rivelando l’esistenza nel proprio territorio di questi preziosi strumenti musicali, ma anche coinvolgere le amministrazioni locali e le aziende private nel reperimento di risorse finanziare necessarie a ripristinare altri preziosi organi antichi non ancora restaurati.

Non a tutti è noto che in diverse chiese del Polesine sono custoditi organi di rilevanza storica, strumenti prestigiosi un tempo fortemente richiesti dalle comunità parrocchiali per accompagnare le proprie funzioni religiose, oggi purtroppo dimenticati oppure utilizzati solo in occasione delle sempre più rare manifestazioni concertistiche.

Nel corso degli anni, la presenza di importanti personalità del panorama organistico nazionale ed internazionale, ma anche di giovani e talentuosi organisti, ha dato lustro ed importanza alla manifestazione, contribuendo ad attirare l’attenzione non solo verso questi preziosi strumenti storici, ma anche verso lo stesso territorio polesano.

I concerti di questa edizione sono stati resi possibili grazie al finanziamento ed alla collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto, della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Lendinara, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rovigo e San Bellino. Determinante per la realizzazione della manifestazione il sostegno economico di Guerrato SpA e di RovigoBanca.

«Questa rassegna, di alto valore artistico e musicale, ha tante chiavi di lettura. - ha dichiarato il responsabile delle relazioni esterne di RovigoBanca, Bruno Candita, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione svoltasi a Palazzo Celio, sede della Provincia - Una l’ha ben compresa la nostra Banca, che è diventata sostenitrice dalla manifestazione. La rassegna, ben organizzata e promossa, aggiunge alla cultura, alla musica, all’arte, il valore “territorio”».

La rassegna ha preso il via domenica 25 ottobre a Lendinara, nella Chiesa di San Biagio, con il giovane compositore e organista Mirko Ballico che, all’organo romantico italiano costruito nel 1926 dalla ditta padovana Malvestio, ha proposto un programma di musiche romantiche di scuola francese e tedesca, con brani di Léon Boëlmann, Lefebure-Wely e Robert Schumann.

Nel secondo appuntamento, svoltosi sabato 7 novembre a Rovigo nella Concattedrale del Duomo di S. Stefano, si è avuta l’occasione di ascoltare Silvio Celeghin, conosciuto organista e poliedrico tastierista che vanta importanti collaborazioni musicali. Celeghin nel corso della serata si è esibito accompagnato da Fabiano Maniero, Prima Tromba del Teatro “La Fenice” di Venezia, nonché docente al Conservatorio di Castelfranco Veneto. All’eclettico strumento, costruito dall’organaro Tamburini nel 1960, inglobando materiale storico del 1858 di Giuseppe Cipriani e del 1930 di Annibale Pugina, e restaurato nel 2006 dall’organaro Francesco Paccagnella, il duo Celeghin-Maniero ha proposto un programma variegato di musica barocca e alcuni brani celebri per organo solo come la Toccata di Widor e il preludio e Fuga in Mi minore BWV 548 del sommo Johann Sebastian Bach.

Un doppio appuntamento si è tenuto a Loreo sabato 14 novembre. Al mattino, grazie alla collaborazione tra la Scuola Media “Don Silvio Marchetti” e l’amministrazione comunale cittadina, Giampietro Rosato, docente d’organo del Conservatorio di Udine, ha accompagnato gli studenti alla scoperta dello storico strumento collocato nella Chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, attraverso una lezione concerto ed una visita guidata. In serata, allo strumento callidiano datato 1787, il M° Rosato ha proposto un repertorio di musiche rinascimentali italiane e spagnole, brani di musica barocca di scuola italiana, spagnola e tedesca, concludendo con il classicismo di John Stanley e il padovano Gaetano Valerj, maestro di Cappella della Cattedrale patavina.

Domenica 22 novembre presso la Basilica di San Bellino, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al Santo Patrono, l’organista trentino Stefano Rattini è stato protagonista di un concerto che, grazie alle sue note capacità di improvvisatore, è riuscito a valorizzare la tavolozza sonora dell’ottocentesco organo creato dai fratelli veneziani Bazzani.

Altro doppio appuntamento sabato 28 novembre a Porto Viro, nella chiesa di San Bartolomeo. La marchigiana Federica Iannella, docente d’organo al Conservatorio “Buzzolla” di Adria, al mattino ha condotto i ragazzi della scuola media “San Domenico Savio” alla scoperta dell’antico organo di Gaetano Callido, datato 1787. Nel concerto serale la Iannella ha presentato al pubblico musiche di autori barocchi italiani e tedeschi, oltre ad interessanti brani del compositore marchigiano Giovanni Morandi.

L’ultimo appuntamento della rassegna si è svolto sabato 19 dicembre nel Comune di Porto Tolle, in località Ca’ Venier. Il giovane organista vercellese Giorgio Guilla, nella Chiesa dedicata a S. Nicolò Vescovo, si è esibito all’organo costruito da Giacomo Bazzani nel 1887, proponendo un programma natalizio di soli autori italiani del periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo.

Quest’ultima edizione della rassegna “Antichi Organi del Polesine” sarà senza dubbio ricordata per l’alta qualità dell’offerta artistico-musicale. Il numeroso pubblico di appassionati ed esperti che ha seguito tutti i sei concerti ed una stampa sempre più attenta a questa interessante realtà, sono la miglior conferma che la proposta è stata ampiamente apprezzata.

Un segnale concreto che ancora una volta il Polesine è in grado di riuscire a valorizzare il suo territorio attraverso le sue chiese, custodi di organi storici, macchine sonore che destano meraviglia. Un patrimonio da scoprire, ascoltare e salvare.

Pubblicato su "Banca Domani" n° 3 Dicembre 2015 - Anno XIV
 
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