Mercoledì, 15 Marzo 2017 14:47

Tradizionale concerto di San Bellino

Il Coro di voci bianche dell'Istituto Comprensivo Rovigo 2 diretto da Francesco Toso Il Coro di voci bianche dell'Istituto Comprensivo Rovigo 2 diretto da Francesco Toso

Note musicali di gioia in onore del Santo Patrono di Rovigo

Rovigo - Un successo meritato ha accompagnato il tradizionale Concerto di San Bellino 2016. Il Tempio, gremito, della Beata Vergine del Soccorso – “La Rotonda” ha tributato ai circa 150 giovani protagonisti dell’evento meritatissimi applausi.

Sarebbe bastata la splendida esecuzione iniziale, quella del “Requiem” di Bruno Coulais, per compiacersi di aver celebrato in modo consono il Santo Patrono della città di Rovigo. Una partitura magistralmente interpretata in tutte le sue candide sfumature. Una tersa e limpidissima melodia, impreziosita dai leggiadri passi di danza di Cecilia Cibin, che ha incantato tutti i presenti.

Tuttavia, si è trattato solo dell’anticipazione di quello che sarebbe diventato un piacevolissimo pomeriggio musicale, organizzato da RovigoBanca, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Rovigo, grazie alla proficua collaborazione con il Conservatorio “Francesco Venezze”, l’Istituto Comprensivo Rovigo 2 e il Sindacato del Tempio della Rotonda.

Il concerto per il Santo Patrono – come hanno sottolineato nel loro indirizzo di saluto il presidente di RovigoBanca, Lorenzo Liviero, e il direttore del Conservatorio “Venezze”, Giuseppe Fagnocchi - è da anni un appuntamento per la città e un’occasione per coinvolgere tante persone che non hanno opportunità frequenti di incontrare la musica classica. Ma è anche un’occasione per ammirare, tanti giovani, coristi e musicisti, carichi di volontà e intenti a dare il meglio con grande talento.

Il programma musicale era affidato a due formazioni strumentali e a una corale, quest’ultima guidata dal giovane musicista rodigino Francesco Toso, operante dallo scorso anno all’interno dell’Istituto Comprensivo Rovigo 2 con il quale il Conservatorio ha in atto una solida e lunga collaborazione.
È stato proprio il Coro di Voci Bianche degli alunni dell’Istituto Comprensivo Rovigo 2 ad aprire il concerto insieme allo “Young Venezze Ensemble”, compagine di una quarantina di elementi tutti giovanissimi studenti del Venezze, formata in prevalenza da strumenti a fiato, ai quali sono stati aggiunti archi, percussioni e, elemento nuovo da questa esibizione, un’arpa.

I brani eseguiti durante la parte iniziale del concerto, diretta brillantemente dal M° Stefano Borghi, sono stati tratti in prevalenza dalle suggestive musiche di Bruno Coulais, composte per il celeberrimo film “Les Choristes” (2004). C’è poi stata la proposta di un’aria barocca francese: “Hymne à la Nuit” di Jean Philippe Rameau con la voce solista di Giulia Pattaro. Il programma è poi proseguito con altre due pagine per orchestra: “Big Sky” di Philip Sparke e “The Final Countdown” di Joey Tempest, principale autore delle musiche del gruppo pop svedese degli Europe.

Nel corso della seconda parte del concerto l’attenzione si è spostata sull’Orchestra di Fiati del Conservatorio, diretta da Daniele Bianchi con il coordinamento di Daniela Borgato, che in questi anni ha potenziato qualitativamente e quantitativamente il suo organico fino a raggiungere una cinquantina di elementi. Il programma ha preso l’avvio con un celebre brano del barocco tedesco, il “Canone” di Johann Pachelbel per poi trasferirsi immediatamente al ventesimo secolo con l’impegnativa “First Suite” di Gustav Holst e una sequenza di cinque partiture di grande impatto emotivo quali “Oregon” e “Concerto d’amore” di Jacob de Haan, “Into the Storm” di Robert W. Smith, “Arsenal” di Jan van de Roost e “Moment for Morricone” di Ennio Morricone.

Nel finale, l’Orchestra ha fatto da mirabile cornice all’esibizione del Coro che ha intonato un inatteso, quanto gradito, “Hallelujah” di Leonard Cohen. Il brano che il grande artista canadese ci ha lasciato in testamento è un capolavoro, una stringata preghiera che accede alla grandezza delle canzoni senza tempo e durerà per sempre. Il breve ritornello, messo in evidenza dalla voce dei ragazzi, è stato un’esplosione di luce. È riuscito a toccare le corde più profonde del nostro sentire, racchiudendo in poche parole il senso e il dubbio di chi prega.

Il numeroso pubblico presente, al termine dello spettacolo, ha dimostrato di apprezzare la professionalità usata nelle esecuzioni del repertorio con lunghi e accalorati applausi. I componenti del Coro e delle due formazioni orchestrali sono stati applauditi senza alcuna distinzione: tutti eccellenti nel proprio ruolo, tutti meritevoli di lodi d'incoraggiamento per come hanno cantato o suonato.

Sono bambini e adolescenti da supportare ed elogiare per quello che hanno saputo dare, perché i loro propositi e il loro impegno, scaturiti dal profondo del loro cuore, sono il vero omaggio da offrire al Santo Protettore della nostra città.

 (Articolo pubblicato su Banca Domani n. 1 marzo 2017)
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